1. |
PERDERSI
04:31
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la vela della fantasia con poca brezza prende il via
naviga immagini e passioni in bilico sulla realtà
è dote innata, malattia, la voglia di fuggire via
abbandonare ogni ormeggio senza saper dove andar
danza leggera e impertinente attorno a un fuoco inesauribile
stacca dal tempo piedi e mani come non ci fosse domani
pane luna acqua e stelle, non ho bisogno che di quelle
e poi una penna e lacci buoni per vecchie scarpe e passi nuovi
per perdersi, perdersi...
full time o scappatempo, chissà?
Com'è stupido trovarsi un cuore per metà
avvelenato da pensieri senza umanità
piccoli e impauriti figli della vaquità
scappa cuore sputa tutto vivi un po' più in là
Mutuo accordo di comune quiescenza mantiene linda la coscenza
verso dell'uomo senza nesso, solo forma non più verso
potrebbe anche essere così però, non so, felicità almeno, solo un po'
in questo scarso osare, poi, come ci si potesse salvare, dai...
meglio pedersi, perdersi...
Qualcosa mi afferra, chiede di me
vivo su un mondo gemello
mi oriento meglio su quello
Darkover è il mio preferito
sposto gli oggetti col dito
Ora torno, dai, atterro! Agrabuiff!
Com'è stupido trovarsi un cuore per metà
avvelenato da pensieri senza umanità
piccoli e impauriti figli della vaquità
scappa cuore sputa tutto vivi un po' più in là
Com'è stupido trovarsi un cuore per metà
avvelenato da pensieri senza umanità
piccoli e scontati schiavi della vanità
scappa cuore, canta e vivi quello che ti va!
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2. |
LA TUA BELLEZZA
04:56
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E' un angolo acuto, la tua bellezza, trafigge.
E' una fiammata calda e brucia.
E' un attimo solo, nulla di più, la tua bellezza,
e rimane per sempre, per sempre...
e' un gioco pericoloso, un rischio che si corre,
la tua bellezza...
E' qualcosa di mai detto, un sentimento inappagato,
leggera e insostenibile, è travolgente,
come una piena estiva, amara come la nostalgia,
è una storia mai scritta, un imbarazzo costante,
un regalo inaspettato... è solo la tua bellezza,
la tua bellezza...
"Serviti pure quando ti va
se ne hai bisogno io sono qua
ma non pretendere nulla da me
io, non so neanche se...
io non so nenache vedere se c'è
questa bellezza che vedi in me
se tu la vedi è perché è la bellezza in te" (NB)
Sono scale a predifiato, la tua bellezza,
strapiombi nei quali cadere
è un sospiro che ti sfugge e la coferma,
io l'ho sentito. (Enzo Dotti)
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3. |
SANGUE E MIELE
03:53
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Pulisco oggetti della vecchia madre
li lavo bene con acqua e sapone
cucio strappi, sorfili e bottoni
riparo buchi, rattoppi, scarponi.
Nutro con briciole il mio cuore in prigione
dello scrigno non ho la combinazione
lo affido a te per vedere se l'apri
da sola non vivo che luoghi ipotetici
Cucino intingoli, dolci e sbalanghe
le insaporisco di miele che langue
cuocio carni, biscotti e lasagne
con aroma di alloro e di sangue
Sono nervosa, surreale e caotica
temo gli abissi e mi ci tuffo in picchiata
aspetto te che mi prenda la mano
e dal mio tedio mi porti lontano
Tutto per amarti
per amarti e non pesare
Tutto per amarti
per amarti e non pensare
Mi muovo svelta come un'ape sul fiore
compaio oplà senza fare rumore
non lascio tracce tranne il fruscio dell'aria
ma sono ingombrante anche più di una stella nera
La vecchia madre fa girare la terra
insieme alle voci che mi tengono sveglia
guardo nel tempo e ne imparo i gesti
sia che sian nuovi o che sian stati persi
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4. |
NERA
04:29
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Questo tempo duro e cupo non mi stupisce.
La mia fortuna è nera, è andata giù
e non ho più lacrime, non ho pace.
Che pace?
La mia fortuna è nera, è anfata giù,
un'ombra, un amico che c'era e non c'è più
e non ho più lacrime
sto qui a guardar la pioggia scura, senza paura
Nera
Notte di luna piena,
notte inquieta, popolata, eco colori, fughe...
capelli scuri sparsi sul cuscino,
si allungano a coprire tutto.
Piccole mani all'estremità dei fili sottili, toccano, cercano.
Numero impressionante di mani
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5. |
VADO A PRENDERMI
04:48
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Alle spalle una parete nuda, questa è l'unica faccia che ha;
dietro, a fianco, davanti, per te, nessuna effige, nessuna croce.
Non resta mai ferma nello stesso posto, scappa lontano,
più lontano che può, da luogo sicuro, fermo e finito,
questa è l'unica vita che ha.
La gente ha bisogno di sudditi
di piccoli e obbedienti sudditi
il tempo è finito, il passato perduto
c'è solo futuro, tutto futuro
E se il tempo è finito ed io resto qua
son viva senz'altro soltanto a metà
Ride, inciampa, volteggia, risuona, scardina il senso, i sensi, la mente. si spinge curiosa, sempre più in là, tra i vivi o tra i morti, non a metà.
Se non trova cibo degno dei sogni, si accorge, si squote, si mangia e si sputa, cambia strada si allontana svelta e saluta,
questa è l'unica vita che ha.
il mondo ha bisogno di sudditi
di piccoli e gestibili sudditi
Il mondo è finito, il passato perduto,
c'è solo futuro, tutto futuro.
Il mondo è finito... in fondo al viaggio ci sono io, vado a prendermi.
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6. |
LUSSO
05:18
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Impossibile dimenticare, ho provato
Impossibile sradicare, ho tentato
Non mi riesce di cancellare la presenza,
niente vi porta via, neppure la vita.
Occhi negli occhi, pensiero nel mio
cammino col destino del mondo
vedo chiaramente torti e responsabilità.
Figlia del mondo, sorella e madre vostra
il dolore soffoca ogni mia ambizione
ed è solo passione, paziente passione.
Fratelli smarriti, fratelli desolati, seza terra, senza casa,
senza scarpe, senza pane, senza calore, senza parole,
solo dolore, sguardi abbassati, cerchio già chiuso, destini segnati.
Brandelli i stoffa di abiti lussuosi,
scarti di cibo di banchetti lussuriosi.
Quanto imutili sono i continui lamenti di chi,
dal mondo viziato, si pensa vittima di ingiustizie e tormenti.
Abbiamo occhi che non vedono e cuore che non sente
facce imbellettate e vuoto nella mente
a noi il mondo non deve proprio niente.
La civiltà delle parole vuote, sta per crollare.
Forse non si può più capire, forse conviene tacere
o imparare ad ascoltare, ma non le parole,
quelle fanno troppo rumore.
Continuo a camminare, continuerò a cantare
col peso del mondo da sostenere.
Cocciuta e sbagliata continuerò a cercare,
figlia del mondo, sorella e madre vostra, figlia della terra.
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7. |
UNA STELLA
03:26
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Ora colpisci una stella
con un fucile guarda su
mira al rumore di quella
che tra tutte brilla di più
e nelle mani tue cadrà
qualcosa simile al vetro
ma in mille pezzi andrà
se il cielo misuri col metro
i tuoi occhi son fucili
le stelle così sottili
e respirano senza cuori
solo con piccoli rumori
tutto nella spazzatura
vetro cartone plastica
il paralume che non dura
l'amore che si mastica
nella vita che maldestra
finge di essere normale
una stella alla finestra
brilla nello spazio siderale.
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8. |
CHE CI MANCA?
02:52
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Ho il cuore stanco ma non mi spavento
è la fatica di andar contro vento
è solo il tempo che crea e distrugge
son solo gli anni e forse i caffè bevuti soltanto perchè altro non c'è
Guardo da scatole dove mi annido
esco di rado e poco mi fido
con occhi verdi acuto e smeraldo
vedo al di là di quello che è abito un luogo che somiglia a te
abito un luogo che forse non c'è ma che mi manca
Come le piccole luci a Natale
così la vita a volte mi pare
aintermittenza tra bene ed il male
bella ingannevole vita fasulla come le stelle appese al nulla
come stelle appese... ma che ci manca?
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9. |
IL TEMPO
01:40
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E così se nell'oblio cercato
in quest'ozio sotto il sole
si insinua un ombra di ricordo
un nome
una leggera sensazione di carezza
un profumo
io guardo attraverso le palpebre serrate
come quando ero bambina
e mi perdo
in quel mistero del vedere e non vedere
con gli occhi sempre chiusi contro il sole
tutto viola
blu
tutto nero
giallo
rosso
Il tempo che sparisce all'improvviso
la bellezza
sospesa prima
poi tradita
dimenticata
sospeso prima il tempo poi finito
tempo scaduto
dimenticato
affranto
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10. |
CAFFEINA
04:09
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Caffeina, paraxantina, teomonina, teofilina
Allora, che faccio, la prendo o no?
-E' chimica, ti rende onirica, in cima all'elica
Mi rende isterica!
-Ma mai cinica
A tratti, sì
-Emotivamente distante, il giusto, quanto basta
Quanto basta per che cosa?
-Per non correre rischi, per non prendere fischi per fiaschi
Che rischi, quali fiaschi?
-il rischio di fidarsi, il rischio di innamorarsi, il rischio di annientarsi nel delirio degli altri
Che delirio, quali altri? Ah, forse...
deliri d'onnipotenza
di santa verità
di infinita solitudine
equilibrismi ideologici
critiche consenzienti
negazioni condiscendenti
Sarà prudenza?
- Unione promisqua di passioni, spappolate che squagliano, evaporano in un grigio insapore malato torpore
Paura del dolore?
-Troppo facile, scontato
Paura del dottore?
-Il dottore è malato
Sarà la morte, quella sfacciata?
-La morte è troppo occupata
Ma allora che cos'è, perchè?
- Sarà la scarsa fantasia
sarà che il tempo fugge via
sarà mancanza di neuroni
sarà che siamo troppo buoni
sarà che piace la palestra
e far piacere alla maestrsarà che Dioi ci guarda fisso
e ci ricorda il crocifisso!
-Sarà che femmina è cucina
sarà che femmina è cretina
che se pensa fa paura
forse se pensa fa paura
srà che femmina è umorale
e non sa più se ha messo il sale
che fa una strada
e perde l'altra
che a volte è ferrea e tetarda
- Che c'entra questo ora, scusa?
Sarà che a volte son confusa
succede che io perda il filo
che vada oltre e faccia il giro
I will survive!
- Dai retta a me, vai in cucina e fatti un po' di caffeina
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nicoletta bernardi Milan, Italy
Non sono una star, una primadonna.
Detesto le formalità, il gioco dei ruoli, la finta bonarietà.
Amo
l'intelligenza, la responsabilità, la poesia, i paesaggi e l'arredamento dell'anima.
Sono cinica e romantica, pratica e sognatrice, forse patetica.
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